venerdì 3 maggio 2013

Giancarlo Perciaccante

Ho 65 anni ed ho trascorso quasi tutta la mia vita professionale a l’Unità, lavorandoci per trent’anni convintamente e con soddisfazione, nonostante le sue altalenanti vicende: l’iniziale precariato (appena tre anni, nulla rispetto ad oggi), i continui trasferimenti per inseguire il lavoro dove c’era, il primo contratto di solidarietà applicato nell’editoria, la dolorosa chiusura, la cassa integrazione e, infine, la resurrezione della testata nel 2001....



Il ricordo più gradito? Il rapporto con i tanti giovani con cui ho lavorato a Bologna e a Roma e che spero di aver un poco aiutato a diventare buoni giornalisti. E mi addolora che in questi giorni si riaffacci, nel giornale in cui ho lavorato e in tanti altri, lo spettro della ristrutturazione selvaggia soprattutto a danno di chi ha meno tutele.

L'ORDINE CHE VORREI


Ho accettato la candidatura per cercare di dare il mio contributo di anziano pensionato con qualche esperienza alle spalle, convinto, con Carlo Levi, che il futuro abbia sempre bisogno di un cuore antico.
Vorrei meno precariato e più norme vincolanti e condivise che tutelino la qualità e la dignità delle persone; meno approssimazione e più professionalità; meno omologazione e più creatività, meno fantasiosi retroscena e più notizie vere. E vorrei più libertà e diritti accompagnati a maggiore responsabilità.

PERCHE' VOTARE FREECCP

Il voto a Free Ccp serve a dare una rappresentanza alla parte più debole e più esposta della categoria ed è giusto che anche i garantiti come me ci mettano la faccia.

Nessun commento:

Posta un commento